L'onorevole Vallascas del Movimento 5 Stelle, lancia una proposta di legge per l'efficientamento energetico degli immobili e il rinnovo edilizio attraverso la demolizione e la ricostruzione di un edificio di nuova concezione, introducendo detrazioni fiscali fino al 65%, l'adozione dei “certificati bianchi” e l'istituzione di un Fondo per le spese di demolizione.
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Lo stato attuale del patrimonio edilizio nazionale e gli ostacoli all'ammodernamento - Partendo dall'analisi del patrimonio edilizio nazionale che, ad oggi, si compone di circa 12 milioni di edifici (all'incirca 63 milioni di unita' abitative fra residenziali e non, di cui circa 16 milioni costruita fra il 1946 e il 1980), causa del 40% del consumo energetico finale e del 36% delle emissioni di gas serra (per una spesa annua dei consumi energetici e termici che si aggira intorno ai 45 miliardi di euro), il proponente on.
Vallascas, sottolineando l'importanza delle questioni connesse all'efficientamento energetico in edilizia, indirizzato principalmente al “gia' costruito”, sottoscrive una proposta di legge legge (C. 4391) titolata “Interventi in materia di riqualificazione energetica in edilizia e rinnovo del patrimonio immobiliare italiano”.
La priorita' della proposta, presentata il 28 marzo 2017, e' quella di favorire interventi sull'intero edificio al fine di ammodernare la quasi totalita' del parco immobiliare nazionale e superare quegli ostacoli che ad oggi frenano il processo di riqualificazione energetica: la frammentazione della proprieta' immobiliare infatti, comporta anche il frazionamento degli interventi che spesso si limitano alle singole unita' abitative o a singole parti dell'edificio.
La riconversione degli immobili datati attraverso tecniche costruttive innovative e poco impattanti che potranno comportare anche la radicale demolizione e ricostruzione del complesso edilizio e la riqualificazione energetica del preesistente, consentiranno di puntare in maniera diretta al risparmio e alla sostenibilita' , favorendone la loro attuazione con formule fiscali incentivanti e il trasferimento dei residenti in altri edifici laddove fosse oggetto di intervento l'intero stabile.
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La proposta - Il progetto di legge (che si compone di 9 articoli), prevede due tipologie di intervento edilizio e relative misure di natura finanziaria per promuoverle (viene rimodulato il sistema degli incentivi e dei titoli di efficienza energetica):
Per sostenere le spese di demolizione relative all'intervento di rinnovo edilizio, e' prevista anche l'istituzione di un Fondo ad hoc, quantificabile in 50 milioni di euro all'anno (per il triennio 2018-2020) al quale possono accedere le imprese di costruzioni, le ESCo (Energy Service Company) o i soggetti titolari del progetto per un massimo di spesa pari a 60.000 euro (subordinato al riciclo di almeno il 15% del materiale di risulta riveniente dalla demolizione).
Le tipologie degli edifici e le premialita' - Il testo della proposta specifica che gli interventi di riqualificazione/rinnovo non potranno riguardare in nessun caso singole unita' abitative, nè singole partizioni o pertinenze di uno stesso immobile, nè tanto meno edifici di pregio storico, artistico e architettonico. Gli unici immobili oggetto di intervento dovranno rispondere a precisi requisiti:
- rientrare nell'ambito del Piano Regolatore Generale (o equivalente) nelle zone B;
- essere di classe energetica G;
- prevalentemente residenziali (almeno il 70% della volumetria);
- essere costituiti da almeno 4 unita' immobiliari (tutte insistenti nello stesso edificio);
- essere su due o pia'¹ livelli ovvero di altezza minima di 6 mt.
Relativamente agli interventi di rinnovo edilizio, ove e' prevista la demolizione, la relativa ricostruzione potra' eseguirsi con un premio volumetrico pari al 5% della volumetria preesistente (suppletiva a quella gia' prevista dal D.Lgs. 102/2014), laddove vengano realizzate opere per il
Le tipologie degli edifici e le premialita' - Il testo della proposta specifica che gli interventi di riqualificazione/rinnovo non potranno riguardare in nessun caso singole unita' abitative, nè singole partizioni o pertinenze di uno stesso immobile, nè tanto meno edifici di pregio storico, artistico e architettonico. Gli unici immobili oggetto di intervento dovranno rispondere a precisi requisiti:
Relativamente agli interventi di rinnovo edilizio, ove e' prevista la demolizione, la relativa ricostruzione potra' eseguirsi con un premio volumetrico pari al 5% della volumetria preesistente (suppletiva a quella gia' prevista dal D.Lgs. 102/2014), laddove vengano realizzate opere per il superamento delle barriere architettoniche (rampe, ascensori, ecc.).
=> Sembra prevalere la volonta' di circoscrivere l'ambito degli interventi ammissibili alla detrazione del 65%.
Il ruolo delle ESCo - Come gia' accennato relativamente agli interventi di rinnovo edilizio, un ruolo predominante viene concesso alle ESCo: queste vengono individuate quale soggetto autorizzato nella gestione dei processi sia di riconversione che di riqualificazione.
Potranno far
=> Sembra prevalere la volonta' di circoscrivere l'ambito degli interventi ammissibili alla detrazione del 65%.
Il ruolo delle ESCo - Come gia' accennato relativamente agli interventi di rinnovo edilizio, un ruolo predominante viene concesso alle ESCo: queste vengono individuate quale soggetto autorizzato nella gestione dei processi sia di riconversione che di riqualificazione.
Potranno farsi carico dei servizi di diagnosi energetica, finanziamento, progettazione, realizzazione e manutenzione delle opere e degli oneri che ne deriveranno, ma potranno recuperare i costi dell'investimento con il risparmio energetico conseguito dall'immobile.
Le ESCo, per facilitare il processo di dismissione degli immobili da sottoporre a interventi di rinnovo edilizio, potranno usufruire del fondo di garanzia per il reperimento di edifici liberi ricadenti in classe A1 o superiori da proporre in compravendita o permuta agli inquilini che dovranno abbandonare le unita' abitative oggetto di demolizione e ricostruzione.
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