Ho installato un sistema di allarme per la sicurezza della mia abitazione.
La sirena dell'impianto di allarme l'abbiamo posizionata un paio i metri al fianco della porta finestra del balcone principale, quello che si affaccia sulla strada pubblica.
Nemmeno dopo una settimana dalla fine dei lavori e mi arriva una lettera di diffida da parte dell'amministratore. Mi dice che quella sirena lede il decoro architettonico e mi inviata a rimuoverla o comunque a trovare una soluzione compatibile con l'estetica dell'edificio: secondo voi ha ragione?
Affrontiamo la questione che ci ha posto il nostro lettore, dicendogli prima di tutto che in materia di decoro architettonico, a livello generale, non e' quasi mai possibile dire se una delle parti ha ragione o torto.
Se si convoca un'assemblea inviando l'avviso un giorno prima quella riunione s'e' sicuri che la delibera potrebbe essere impugnata, ma se si fa qualcosa che impatta sull'estetica dell'edificio la situazione diviene molto pia'¹ articolata.
De gustibus non est disputandum dicevano gli antichi latini: l'alterazione del decoro alla fine puo' essere accertata, ma la discrezionalita' e' abbastanza ampia. Certo, esistono sicuramente delle brutture oggettivamente tali, ma anche tantissime situazioni non propriamente inquadrabili.
Andando verso la questione che ci e' stata posta, ricordiamo che la Cassazione e' costante nell'affermare che per decoro architettonico dell'edificio devono intendersi quelle linee, sia pur estremamente semplici, che caratterizzano l'estetica dell'edificio (Cass. n. 851/07).
Alterare il decoro, e' sempre la Cassazione a dircelo, sta a significare peggiorare l'estetica dell'edificio, ossia danneggiare economicamente i condo'mini in ragione di un deprezzamento complessivo o particolare dell'edificio in conseguenza di quell'intervento (si veda in tal senso, ad es., Cass. n. 1286/2010). Chiaramente spetta a chi lamenta l'alterazione del decoro dell'edificio dimostrarla in giudizio.
=> L'installazione delle tende da sole ed i problemi connessi all'alterazione del decoro architettonico ed alla proprieta' dei balconi
Non sono mancate sentenze, di merito, tese ad inquadrare il termini contemporaneistici gli interventi modificativi della sagoma degli edifici. Che vuol dire? Che, ad esempio, e' consueto ormai vedere sulle facciate antenne paraboliche, unita' esterne di condizionatori, ecc. e che tali presenze, sovente accettate come normali, debbono essere valutate con attenzione riguardo al contesto prima di essere aprioristicamente considerate alterative dell'estetica.
Va poi considerato che non tutte le modifiche sono uguali: l'ultima non puo' essere considerata uguale alla prima e di conseguenza chi per ultimo fa qualcosa che replica un precedente simile non puo' certo essere intimato di ripristinare il tutto lasciando inalterate le altre modifiche.
Gia' solamente queste considerazioni dovrebbero avere reso l'idea di quanto scivolosa sia la materia del decoro architettonico.
Sul fatto che una sirena dell'allarme posizionata sulla facciata possa arrecare danno all'estetica dell'edificio nutriamo i nostri dubbi, ma non conoscendo il tipo di edificio.
Certo, esiste una possibilita' che eliminerebbe ogni discussione di sorta: il regolamento condominiale, se contrattuale, puo' impedire qualunque modificazione (al di la' della natura migliorativa o alterativa) della facciata dell'edificio.
In quel caso prim'ancora che l'assemblea, direttamente l'amministratore, in quanto responsabile dell'osservanza del regolamento, potrebbe agire autonomamente, anche giudizialmente, per ottenere la rimozione della sirena dell'impianto di allarme.
=> Il motore del condizionatore resta sulla facciata del condominio se ci sono gli altri impianti
=> Decoro architettonico e cambio del colore della facciata
=> Fori di areazione sulla facciata e alterazione del decoro