Nell'ambito di lavori sulle parti comuni dell'edificio, qual e' la modalita' di ripartizione della spesa afferente il compenso per il computo metrico realizzato da un tecnico?
Al riguardo, prima d'ogni cosa, e' necessario comprendere che cosa debba intendersi per computo metrico.
E' bene tenere a mente che nel gergo tecnico si e' soliti fare riferimento al computo metrico estimativo.
Computo metrico estimativo
Secondo quella che e' l'accezione comunemente accolta, tale documento e' definito come “il procedimento analitico di stima del costo di costruzione di un opera edilizia o infrastrutturale”.
Esso si sostanzia nella “somma degli importi risultanti dal prodotto delle quantita' di ogni lavorazione per il rispettivo prezzo unitario e si opera attraverso l'analisi dettagliata di quantita' e qualita' di tutte le lavorazioni (somma di pia'¹ fattori produttivi) richieste per la produzione” (Fonte: Prof. Raffaella Lioce A.A. 2005-06, https://goo.gl/I4zioy).
Affidare l'incarico per la redazione di un computo metrico estimativo, dunque, vuol dire affidare chiedere ad un tecnico di individuare i lavori da effettuare e i costi indicativi degli stessi.
Il computo metrico estimativo puo' essere richiesto indicando gia' di per sè gli interventi che si vogliono eseguire, oppure per individuare gli interventi e i relativi costi.
=> Numero minimo preventivi per lavori di manutenzione condominiali
Criteri di ripartizione delle spese in condominio
Ai sensi dell'art. 1123, primo comma, c.c. sono ripartite in ragione dei millesimi di proprieta' le spese necessarie:
a) per la conservazione e per il godimento delle parti comuni dell'edificio;
b) per la prestazione dei servizi nell'interesse comune;
c) per le innovazioni deliberate dalla maggioranza.
Il secondo e terzo comma del medesimo articolo, cosa'¬ come l'art. 1124-1125-1126 c.c. individuano criteri differenti in ragione del particolare utilizzo/utilita' che si trae dalle cose oggetto d'intervento.
In ogni caso i condo'mini con decisione unanime (ossia con il consenso di tutti i partecipanti al condominio) possono decidere di ripartire la spesa una tantum, oppure individuando un criterio da applicarsi per un determinato tempo o sine die, in maniera differente rispetto a quanto indicato dalla legge.
La legge, e' evidente, non da molte specifiche indicazioni in relazione alla varieta' delle spese che possono/debbono essere affrontate con riferimento alla gestione/conservazione delle parti comuni, nè le generali indicazioni in essa contenute sono parse, ai pia'¹, sufficienti ad evitare incertezze e contenziosi in ambito condominiale.
=> Rimborso delle spese per la conservazione delle parti comuni. Quando scatta il requisito dell'urgenza?
Ripartizione compenso per computo metrico
E' questo, quindi, il contesto nel quale ci si muove: la legge non specifica quale criterio debba essere utilizzato per ripartire il costo del compenso del computo metrico, ma in questo caso poco e' il male.
A che cosa serve il computo metrico?
A valutare i costi per l'installazione di un ascensore laddove prima non c'era? Si tratta di un'innovazione ed il costo del computo metrico, essendo ad essa correlato, deve essere suddiviso tra tutti i condo'mini interessati sulla base dei millesimi di proprieta' .
Il computo metrico e' relativo ad opere di manutenzione del lastrico solare in uso esclusivo (art. 1126 c.c.)?
Allora la spesa dovra' essere ripartita ponendo a capo dell'usuario esclusivo un terzo della spesa, mentre i restanti due terzi graveranno sui condo'mini proprietari delle unita' immobiliari cui il lastrico funge da copertura, secondo i millesimi di proprieta' .