Nel caso di appartamento concesso in locazione rispetto al quale sia necessario interventi per sostituire la porta d'ingresso, a chi spetta la spesa: al proprietario oppure al conduttore?
Al solito la risposta dipende dalla ragione dell'intervento.
Un nostro lettore ci scrive in merito ad un caso particolare che prendiamo come spunto in quanto molto ricorrente.
“Ciao amici di Condominioweb! Nella casa in cui vivo da qualche anno ormai e' impossibile non sostituire la porta d'ingresso all'abitazione.
Fin da quando mi sono trasferito a vivere la'¬, la porta non era in buono stato, tant'e' che qualche volta il proprietario ha fatto intervenire il suo falegname per piccoli aggiustamenti. Adesso, pero', la situazione e' divenuta insostenibile. La porta cade letteralmente a pezzi.
Il proprietario la sostituira' , ma dice che il 50% della spesa spetta a me perchè usufruisco dell'appartamento al momento del cambio: e' vero quanto dice?”.
Risposta flash che qui di seguito svilupperemo: no, il proprietario ha torto.
Partiamo dall'individuazione delle spese che restano sempre in capo al proprietario e di quelle che sono di spettanza del conduttore.
Quest'ultimo, cosa'¬ come si puo' evincere dalla lettura combinata del codice civile e della legge n. 392 del 1978 e' tenuto a pagare tutto cio' che e' riferibile all'utilizzazione dei beni concessi in locazione.
Costi per l'energia elettrica inerenti all'appartamento e alle parti comuni se si e' in presenza di condominio, spese connesse a interventi di piccola manutenzione legata all'uso ed ancora fatture per la fruizione del servizio idrico: tutto cio' che attiene al godimento dell'unita' immobiliare e' da considerarsi onere del conduttore.
=> Sostituzione del miscelatore della doccia in un appartamento locato. Chi paga?
=> Ripartizione oneri fra locatore e conduttore. Ecco la nuova tabella.
Rispetto alle spese condominiali e' utile una precisazione: il rapporto contrattuale esula dall'obbligo verso il condominio. Cio' vuol dire che verso il condominio l'obbligato per il pagamento e' sempre e soltanto il proprietario che avra' diritto di ottenerlo dal conduttore, il quale superati determinati limiti puo' vedere chiuso il contratto per morosita' (si veda legge n. 392/78).
Le spese di utilizzazione dell'appartamento sono differenti da quelle per la sua conservazione in buono stato anche in relazione all'uso convenuto.
E' precipuo compito del proprietario, in ragione di quanto disposto dall'art. 1576, primo comma, c.c. fare eseguire tutte le riparazioni necessarie, ad eccezione di quelle di piccola manutenzione che sono a carico del conduttore.
L'art. 1609 del codice civile specifica la nozione di piccola manutenzione chiarendo che le spese ad essa connesse sono quelle sono quelle dipendenti da deterioramenti prodotti dall'uso, e non quelle dipendenti da vetusta' o da caso fortuito.
Rappresentano interventi dipendenti da deterioramenti connessi all'uso: