E' legittimo esigere dall'amministratore di condominio, che intenda venir meno al vincolo sociale, i materiali associativi (timbro, tessera e attestato), pena l'invalidita' della richiesta? Come evitare che lo stesso possa continuare a “spendere”, nei rapporti con i terzi, la veste di aderente? A queste domande ha cercato di dare risposta Il Tribunale di Roma con Sentenza del 23 gennaio 2017
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Il fatto. Tizio subisce un decreto ingiuntivo dall'associazione Beta - a cui faceva prima capo - perchè non avrebbe pagato la quota relativa all'ultimo triennio e decide di impugnare il provvedimento.
A fondamento della propria azione giudiziale (giunta in tribunale come giudice di appello) offre in comunicazione una lettera raccomandata a.r., con la quale, secondo la tempistica stabilita dallo statuto associativo, dimostra di aver manifestato per tempo la volonta' di recesso per il triennio successivo.In quanto tale censura la norma dello statuto dell'associazione Beta, laddove preveda la nullita' del recesso e il rinnovo tacito del contratto associativo, qualora il socio dimissionario non riconsegni l'attestato, il timbro e il tesserino. Ad avviso di Tizio, tale norma concretizzerebbe uno squilibrio tra le parti: