La prossima Legge di Stabilita' instituira' la certificazione statica dell'edificio o dell'abitazione nei contratti di natura immobiliare. Si tratta di un sistema simile a quello del Regno Unito, dove il certificato di stabilita' e' essenziale per la validita' dei contratti immobiliari.
La novita' dovrebbe prendere corpo nella Legge di Stabilita' che entrera' in vigore all'inizio del 2018.
Ci saranno dei riflessi non trascurabili anche sull'indotto economico collegato a questa operazione.
Proprietari di casa, professionisti e aziende specializzate dovranno essere i veri protagonisti di questo cambiamento culturale.
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In questi giorni, ancora una volta, l'Italia deve fare i conti con altri tristi eventi. Una palazzina di quattro piani e' crollata a Torre Annunziata. L'allarme e' stato dato dai residenti della zona di Rampa Nunziante, lungo la Litoranea.
Secondo le prime indiscrezioni, a cedere sarebbero stati il terzo e il quarto piano dell'edificio, risalente agli anni Sessanta e in ristrutturazione nelle ultime settimane.
Sappiamo che proprio di recente e' stato presentato in Senato un nuovo e interessante disegno di legge (a firma del Senatore Corradino Mineo) che impegna le Regioni, entro il 31 dicembre 2017 ad adottare misure finalizzate a rendere obbligatoria l'istituzione del fascicolo del fabbricato e a stabilire che l'aggiornamento del fascicolo avvenga con una cadenza non superiore a tre anni.
Alla luce di tutto quanto innanzi esposto, la Redazione di Condominioweb ha cercato di fare il punto della situazione, evidenziando le reazioni e gli aspetti da parte del mondo politico e delle associazioni di categoria.
LA PROPOSTA DEL MINISTRO DELRIO: IL CERTIFICATO DI STABILITa'€ IMMOBILI. Il Ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, dopo la tragedia di Torre Annunziata, conferma che 'una casa su sei in Italia e' a rischio'. “Presto per gli immobili arrivera' il certificato di stabilita' .La novita' gia' con la prossima legge di stabilita' che potrebbe prevedere la certificazione statica dell'edificio o dell'abitazione nei contratti di natura immobiliare…Com'e' obbligatoria la certificazione energetica, nei contratti d'affitto o di compravendita lo sara' anche quella statica”.
A tal proposito, osserva il Ministro, da vent'anni si cerca inutilmente di affrontare il problema dei rischi di un patrimonio immobiliare spesso fatiscente.
Ma l'introduzione del cosiddetto libretto del fabbricato, un documento che certifichi lo stato di cose reale delle nostre case e' stata sempre bloccata con la motivazione dei costi.
Alle obiezioni dei proprietari immobiliari, che lamentano il costo delle verifiche che graverebbe sulle famiglie e puntano il dito anche sull'aumento degli obblighi burocratici, il ministro risponde cosa'¬: 'una ragione che pero' da qualche tempo e' venuta meno.
Ricordo che il sisma bonus ora consente di fare le analisi delle condizioni statiche degli immobili con la possibilita' di detrarre fiscalmente fino all'85 per cento della spesa sostenuta.
La cosa riguarda tanto i condomini, senza distinzione fra prima e seconda casa, quanto gli immobili che hanno destinazione produttiva.
Il beneficio, per giunta, si puo' godere praticamente in tutto il Paese, perchè' l'Italia intera e' di fatto sismica, e c'e' anche la possibilita' di cedere a chi fa il lavoro il credito fiscale nei confronti dello Stato'.
LA RISPOSA DEL CNI (a favore della proposta del Ministro Delrio). In un comunicato stampa, il Consiglio nazionale degli Ingegneri ha espresso con favore la proposta del Ministro Delrio.
A tal proposito, il presidente Armando Zambrano ha affermato che “l'annuncio dell'introduzione del certificato di stabilita' e' una cosa opportuna da parte del Governo.
Il Sisma Bonus, in questo senso, e' un bel passo in avanti, anche se sono necessarie delle modifiche normative per renderlo meglio attuabile.
Va detto, pero', che non possiamo aspettare che siano i condomini e i proprietari di immobili ad avviare determinate procedure.
Bisogna far sa'¬ che si abbia una conoscenza pia'¹ ampia dello stato degli immobili, in modo da poter stabilire se e come e' necessario intervenire per garantirne la sicurezza… Riteniamo, infatti, che sia uno strumento determinante per conoscere le criticita' di un edificio.
Cominciano a rendersene conto anche gli organi di informazione che da un po' di tempo lo indicano come una determinante fonte di conoscenza dello stato delle nostre case.
Purtroppo, pero', in questi anni determinate lobby, soprattutto quelle dei proprietari immobiliari, avanzando motivazioni a volte piuttosto fantasiose hanno lavorato per evitarne l'introduzione, facilitati dall'indifferenza colpevole della politica”.
ANCI. Sul tema in commento, il presidente e Sindaco di Bari Antonio Decaro e' favorevole al Fascicolo del Fabbricato. A tal proposito ha evidenziato che “E' l'ora di prevedere un piano per l'edilizia privata. I soldi per l'emergenza casa sono pochi e passano dalle Regioni.
I Comuni, in una interlocuzione con gli ordini professionali di ingegneri, architetti e geometri devono invece essere coinvolti: vogliamo citta' sicure con immobili sicuri.
Ben vengano gli interventi di forte defiscalizzazione che possono essere anche un'occasione di ripresa dell'attivita' edilizia nelle citta' .
La questione prioritaria, pero', e' la sicurezza… Riteniamo opportuna l'introduzione della certificazione statica, elemento importante del libretto del fabbricato del quale l'Anci aveva chiesto l'obbligatorieta' ”.
Gli architetti italiani concordano con la proposta del Ministro sull'introduzione del certificato di stabilita' per gli edifici volto a migliorare le condizioni di sicurezza degli immobili.
Per il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori “si tratterebbe di una documentazione ‘minimale' che consentirebbe di conoscere le condizioni di vulnerabilita' degli edifici per avere un quadro realistico dello stato del patrimonio edilizio del nostro Paese, anticipando l'istituzione dell'auspicato fascicolo del fabbricato, una sorta di ‘cartella clinica', contro il quale, anche in queste ore, si levano interessate voci di dissenso”. “Non c'e' dubbio – conclude il Consiglio Nazionale degli Architetti – che lo sterminato patrimonio edilizio italiano vada messo in sicurezza considerando che fortunatamente si e' arrestato il processo di espansione.
Puo' essere l‘occasione non solo per raggiungere dei necessari standard di stabilita' per ogni immobile, ma anche per rimettere in moto in maniera virtuosa l'edilizia, colpita, pia'¹ di tutte, dalla crisi economica”.
LE CRITICHE DI CONFEDILIZIA. Sul punto, i l presidente di Confedilizia, Spaziani Testa, in un'intervista radiofonia, ha commentato la questione del fascicolo del fabbricato in questo modo: “Il libretto casa non ha senso, perche' 'se facciamo credere alla gente che questo risolve i problemi facciamo un danno, illudiamo le persone e poi al primo crollo che si fa, lo togliamo? ...
Bisogna fare prevenzione attraverso incentivi forti, farli conoscere e fare controlli quando gli immobili vengono costruiti.
Controllare tutto e' impossibile, perchè' se a Torre Annunziata qualche pazzo avesse buttato gia'¹ un muro portante, lo Stato come fa a saperlo? Ci deve comunque provare, fare di tutto per controllare'. Ed ancora, secondo confedilizia la proposta del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio di rendere obbligatorio per gli edifici un certificato di stabilita' 'e' irrealizzabile e paralizzerebbe il mercato'.
Secondo Spaziani, il crollo di Torre Annunziata ha generato, come in altri casi analoghi, reazioni di vario tipo, generalmente prive di attinenza con il fatto di cronaca verificatosi; difatti d opo le improbabili proposte di fantomatici 'libretti salvavita', e' giunta dal ministro Delrio l'idea di obbligare i proprietari intenzionati a vendere o ad affittare un immobile a dotarsi di un 'certificato di stabilita'… Nel merito, non puo' non rilevarsi che, a qualsiasi certificazione di tipo strutturale il ministro abbia voluto riferirsi, l'idea di condizionare la stessa ad una compravendita o ad una locazione sarebbe del tutto impraticabile per una serie di ragioni, a cominciare da quelle legate alla preponderante componente condominiale della proprieta' in Italia, visto che il contratto riguarderebbe una singola unita' immobiliare e la certificazione, necessariamente, l'intero edificio'. Conclude Spaziani, affermano che 'Confedilizia sta lavorando con i massimi esperti e con le migliori Universita' perchè' il tema della sicurezza degli edifici venga affrontato in modo 'alto', senza atteggiamenti umorali, senza demagogia, senza condizionamenti.
La strada da seguire ha due linee direttrici: incentivi sempre maggiori per gli interventi finalizzati alla sicurezza (anche in chiave antisismica) e controlli serrati su chi effettua interventi sugli immobili (per scongiurare i crolli derivanti da eventuali abusi). Il resto e' superficialita' .
CODACONS (contrario alla proposta del Ministro Delrio). Anche secondo il coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, il certificato di stabilita' degli edifici annunciato dal Ministro Delrio e' un provvedimento del tutto inutile che creera' solo danni ai cittadini.
In particolare secondo il presidente Carlo Rienzi 'puntualmente in Italia, dopo una tragedia, il governo di turno annuncia nuove misure sulla spinta dell'emotivita' che tuttavia appaiono come provvedimenti inutili e spesso inapplicabili, come nel caso dell'odierno certificato di stabilita' … Nel nostro paese esiste una lunghissima serie di norme atte a garantire la sicurezza delle abitazioni sotto ogni punto di vista; non serve certo introdurre nuovi obblighi che avranno come unica conseguenza quella di porre in capo agli utenti ulteriori e costosi balzelli”.