La nuova Legge di Stabilita' 2016 stabilisce un nuovo limite massimo per poter pagare in contanti il canone di locazione
Il contratto. La locazione e' un contratto personale di godimento a prestazioni corrispettive nel quale una parte - il locatore - si obbliga a concedere il godimento di un bene e l'altra parte - il conduttore - si obbliga a pagare un corrispettivo, il cosa'¬ detto canone di locazione (art. 1571 codice civile).
La determinazione del canone di locazione e' rimessa alla libera contrattazione delle parti, ma rispetto a determinate tipologie di accordo tale liberta' di contrattazione e' limitata da vincoli di carattere legislativo e regolamentare (es. il contratto a canone concordato di durata triennale con rinnovo biennale automatico, non puo' essere superiore a quanto stabilito da accordi territoriali fra le organizzazioni della proprieta' edilizia e degli inquilini maggiormente rappresentative).
Il pagamento.
Orbene premesso quanto innanzi esposto, in ordine all'obbligazione di
Orbene premesso quanto innanzi esposto, in ordine all'obbligazione di pagamento del canone, questa deve effettuarsi alla scadenza pattuita in contratto (tempo), a pena di inadempimento valutabile ai fini della risoluzione contrattuale.
Detto obbligo deve essere adempiuto per i contratti di locazione uso abitativo entro 20 giorni dalla scadenza prevista da contratto, in mancanza si valutera' la rilevanza del ritardo e la possibilita' di sanare la morosita' a determinate condizioni.
Circa il luogo del pagamento, in assenza di accordi precisi tra le parti, trattandosi di una somma di denaro, questo va effettuato al domicilio del creditore (locatore).
Solitamente il pagamento del canone di locazione ha una cadenza mensile anticipata, ma nulla vieta che le parti possano prevedere un pagamento posticipato o bimestrale, trimestrale, ecc.
Le modalita' di pagamento. Per quanto invece riguarda le modalita' di pagamento queste dipendono dall'importo. Nel 2014 al fine di ridurre l'evasione fiscale e bloccare il fenomeno degli affitti in nero era stato introdotto l'obbligo di tracciabilita' dei flussi finanziari voluto dalla Commissione Bilancio della Camera che sanciva il divieto di pagare in contanti il canone di locazione; pertanto il limite per il pagamento degli affitti in contanti era stato fissato all'importo di 1.000 euro, oltre tale soglia il conduttore era obbligato ad effettuare il versamento al locatore attraverso bonifico, assegno o altro strumento di pagamento tracciabile.
=> Pagamento del canone di locazione. Si ritorna al contante.
La nuova Legge di Stabilita' per l'anno 2016, a decorrere dal 1° gennaio, stabilisce che il limite massimo per poter pagare in contanti il canone di locazione si alza da 1.000 a 3.000 euro, modificando le soglie della normativa antiriciclaggio e concedendo ad un'ampia fetta di affittuari di non dover ricorrere a strumenti di pagamento diversi dal contante.
Qualora, invece, il canone di affitto e' superiore ai 3.000 euro, gli affittuari possono ricorrere a diversi strumenti di pagamento tracciabile ed alternativo al contante.
La motivazione alla base dell'innalzamento dell'uso del contante e' soltanto la necessita' di far ripartire i consumi, con le buone e con le cattive, senza considerare pero' le conseguenze negative sul piano della lotta all'evasione fiscale e per l'emersione del nero.
=> Si potranno pagare gli affitti in contanti fino a 3.000 euro
=> Dal 1 gennaio 2014 i canoni di affitto potranno essere riscossi solo utilizzando mezzi di pagamenti tracciabili.