La commissione Giustizia del Senato ha approvato, nella versione originale, il disegno di legge n. 2681 “Delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell'insolvenza”.
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Le principali novita' . Il testo, che consta di 16 articoli, delega l'esecutivo a riformare organicamente le procedure concorsuali disciplinate dal r.d. n. 267/1942 e della disciplina sulla composizione delle crisi da sovraindebitamento ex legge n. 3/2012, oltre alla revisione del sistema dei privilegi e delle garanzie.
Tra i capisaldi della riforma del fallimento, di particolare importanza, si sottolinea l'addioalla parola fallimento, che sara' sostituita dalla 'liquidazione giudiziale', razionalizzazione delle procedure di liquidazione, introduzione delle allerte, e incentivi alla composizione stragiudiziale delle crisi.
Inoltre, sul piano della responsabilita' personale, tra le misure premiali sono incluse anche la causa di non punibilita' per il delitto di bancarotta semplice e per gli altri reati previsti dalla legge fallimentare, 'quando abbiano cagionato un danno patrimoniale di speciale tenuita' , un'attenuante ad effetto speciale per gli altri reati, nonchè una congrua riduzione degli interessi e delle sanzioni correlati ai debiti fiscali dell'impresa, fino alla conclusione della medesima procedura'.
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Garanzie in favore degli acquirenti di immobili da costruire. Dal punto di vista immobiliare, di particolare importanza assume il contenuto dell'art. 12 in oggetto a tutela delle famiglie.
Nello specifico viene precisato che il Governo e' delegato ad adottare, con le modalita' e nei termini di cui all'articolo 1, disposizioni in materia di tutela dei diritti patrimoniali degli acquirenti di immobili da costruire, secondo i seguenti princa'¬pi e criteri direttivi: