In queste ore sono in corso trattative per la stabilizzazione dell'obbligo del tentativo di mediazione civile e commerciale. Il Ministero della Giustizia - si apprende dalle agenzie stampa- spinge per la stabilizzazione; ma non tutti i Ministeri concordano su questa linea.
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Il Ministero della Giustizia, ha pia'¹ volte messo in evidenza l'utilita' di questo strumento perchè grazie alla mediazione le cause civili sono diminuite del 12.5% nel 2016 consentendo agli uffici giudiziari di non trattare 200mila cause annue.
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Le controversie in materia di condominio risultano tra quelle maggiormente trattate nelle camere di mediazione dopo i diritti reali ed i contratti bancari, raggiungendo la stessa percentuale di quelle afferenti alle locazioni:l'11% per le prime il 12% per le seconde.
Ma il vero punto di forza, tuttavia, dell'istituto e' la tempistica: infatti, ponendo a paragone il periodo necessario al cittadino per giungere ad una sentenza – in fase contenziosa di competenza del Tribunale- e quello utile per arrivare all'accordo di mediazione si smaschera uno dei grandi limiti della giustizia italiana.
Infatti, a fronte ai 902 giorni del Tribunale, l'Organismo di Mediazione termina il contenzioso tra gli 80 ed i 103 giorni.
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Al momento, quindi, l'obbligo, che e' in scadenza il 20 settembre prossimo, rischia di saltare. In pericolo, quindi, liti condominiali, in materia di affitti, successioni e compravendite. Alcuni subemendementi sono stati presentati dai parlamentari, ma sono stati dichiarati inammissibili dalla commissione Bilancio della Camera per estraneita' di materia.
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