Un condomino viene erroneamente consigliato dal suo avvocato, e non impugnando una delibera affetta da nullita' , e' costretto a subire non uno ma due successivi giudizi che si concludono negativamente.
In tal caso se il danno subito dal condomino e' il frutto di un errore compiuto dal professionista nell'adempimento delle obbligazioni scaturenti dal mandato, il primo puo' chiedere il loro risarcimento agendo nei confronti dell'avvocato negligente?
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Il caso. Un condomino cita in giudizio il suo avvocato chiedendone la condanna al risarcimento dei danni per violazione degli obblighi nascenti dal rapporto di prestazione professionale.A sostengo della sua domanda il condomino sostiene che a causa di problemi riscontrati nel funzionamento dell'impianto centralizzato di riscaldamento dello stabile, che lo esponevano alla partecipazione a spese ingenti per il consumo, si era rivolto all'avvocato che gli suggeriva di distaccarsi dall'impianto e di autoridursi autonomamente le spese.
Dopo il suo distacco, il condominio aveva assunto a maggioranza una delibera che autorizzava l'attore ed altri condomini al distacco dall'impianto centralizzato.
L'avvocato, tuttavia, pur essendo stato informato dal suo cliente di tale circostanza, aveva ignorata la nullita' di tale delibera, che invece avrebbe dovuto essere assunta con il consenso unanime dei condomini, trascurando di attivarsi per l'impugnazione della stessa nei termini di legge.