La domanda non e', come si suole dire, posta a caso. Se la delibera si considerasse affetta da un vizio che ne importerebbe l' “annullabilita' ” il termine per impugnarla sarebbe appena di trenta giorni (e, tra l'altro, potrebbe avvalersene solo chi risulti legittimato a contestarla, cfrarticolo 1137 codice civile); viceversa, nel caso in cui la delibera si consideri affetta da un vizio che ne comporterebbe la“nullita' ”, la stessa sarebbe impugnabile anche da parti di chi vi ha dato causa (quindi, anche da parte di chi l'ha esplicitamente votata in termini favorevoli), e, ad ogni modo, sarebbe impugnabile in ogni tempo.
Il Tribunale di Parma con Sentenza pubblicata in data 11 ottobre 2017 tenta di risolve l'enigma e recepiscela soluzione favorevole all'acquirente.
=> Come va interpretato il limite temporale fissato dal legislatore per la solidarieta' ?
=> Solidarieta' tra alienante ed acquirente. Nulla la delibera che attribuisce all'acquirente le spese condominiali che spettano al venditore.
Il caso.Tizio ha acquisto all'asta un immobile nel mese di giugno 2011. Il mese successivo l'assemblea dei condo'mini delibera di imputare le spese degli ultimi tre anni al nuovo proprietario, approvando un rendiconto pluriennale. Tizio impugna, pertanto,la deliberazione assembleare avanti al tribunale competente, ritenendo illegittima l'attribuzione delle quote di cui all'anno 2009, in quanto maturate oltre il biennio.
La Sentenza.Secondo la giurisprudenza di legittimita' (Cassazione civile 17268/2015; conforme 7708/2007) in tema di condominio, le delibere relative alla ripartizione delle spese sono nulle, se l'assemblea, esulando dalle proprie attribuzioni, modifica i criteri stabiliti dalla legge o, in via convenzionale, da tutti i condomini (cfr. Cass. 29.3.2007, n. 7708). Secondo il decidente tanto e' quanto e' avvenuto nel caso trattato.
L'articolo 63 delle disposizioni di attuazione al Codice civile limita al biennio precedente all'acquisto l'obbligo del successore nei diritti di un condomino di versare, in solido col dante causa, i contributi da costui dovuti al condominio (“Chi subentra nei diritti di un condo'mino e' obbligato solidalmente con questo al pagamento dei contributi relativi all'anno in corso e a quello precedente”).