Particolarmente interessante la sentenza perchè ha stabilito che la non omogeneita' dei diritti soggettivi dei singoli consumatori, non impedisce la proposizione dell'azione di classe. Altro elemento importante e' la suddivisione dei consumatori in classi, in ragione della gravita' del disservizio subito. La societa' , quindi, dovra' far fronte alle azioni risarcitorie che i consumatori potranno instaurare.
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L'acqua, si sa, e' un bene fondamentale e chi vive in zone dove l'erogazione spesso viene sospesa conosce il disagio che si vive soprattutto in alcuni periodi dell'anno.Ma ancor piu' grave della sospensione dell'erogazione di tale bene fondamentale per la vita, puo' essere l'erogazione di acqua non idonea al consumo umano che puo' esporre la popolazione ad innumerevoli rischi soprattutto per la propria salute.
Per capire cosa succede in caso di erogazione, da parte della societa' che gestisce il servizio idrico, di acqua inidonea al consumo umano analizzeremo le valutazioni compiute da una interessante pronuncia di merito.
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La vicenda. Un'associazione che difende i diritti dei consumatori cita in giudizio la societa' erogatrice del servizio idrico deducendo che agli utenti di un comune non era stata assicurato un adeguato servizio tenendo conto che, con l'erogazione di acqua maleodorante e non adeguata al consumo umano, la societa' aveva palesemente violato gli obblighi contrattuali nonchè le disposizioni di legge vigenti in materia.