Il caso. Oggetto della controversia e' l'accertamento del diritto di proprieta' relativamente ad un posto auto coperto sito in Roma e contraddistinto con il n. “interno 19”- come meglio identificato al catasto secondo gli estremi riportati nell'atto di citazione - confinante con una proprieta' condominiale a tre lati e contiguo posto auto, individuato come “interno 18”.
In particolare parte attrice evocava in giudizio il convenuto ritenendo di essere proprietaria esclusiva del suddetto posto auto “interno 19” e sostenendo di aver ricevuto lo stesso in donazione nel 2004 allegando, a tal fine, l'atto di donazione con la planimetria dell'area parcheggio.
L'attrice, pertanto, chiedeva al Giudice adito di accertare il diritto di proprieta' esclusiva del posto auto in capo a sè medesima con condanna del convenuto al rilascio immediato dello stesso.
Si costituiva parte convenuta eccependo la carenza di titolo e/o di legittimazione in capo all'attrice circa la proprieta' dell'area, chiedendo al giudice di voler accertare e dichiarare il proprio esclusivo diritto di proprieta' in forza di un contratto di compravendita mediante il quale il posto auto veniva acquistato come parte integrante dell'immobile a tre lati o, in subordine, voler dichiarare l'acquisizione del diritto per usucapione.
=> L'usucapione del posto auto in condominio.
=> Assegnazione posto auto condominiale
il principio Come specificato sopra, il nodo della vicenda risiede nella estensione di ciascuno dei due posti auto ed il conseguente accertamento del diritto esclusivo di proprieta' .