Nelle calde giornate estive si riaffaccia il solito, fastidioso problema: una presenza pia'¹ massiccia ed invadente di insetti, in particolar modo di zanzare. Per difendere le nostre case da ospiti tutt'altro che graditi, frequente e' il ricorso a barriere naturali ed innocue, apposte su tutte le aperture: le zanzariere, ormai presenti nei modelli pia'¹ disparati, con sistemi di apertura sempre pia'¹ sofisticati e strutture leggere e poco impattanti.
Tuttavia, quando si parla di un contesto condominiale, anche l'installazione di una zanzariera deve rispondere a precise caratteristiche, al fine di non pregiudicare l'estetica dell'edificio e non creare fenomeni disarmonici del prospetto.
A tale scopo, nei regolamenti condominiali si introducono anche previsioni ad hoc, che contengono un espresso divieto di apposizione di tali strutture, oppure che vietano modifiche sostanziali anche di parti di proprieta' esclusiva – quali le finestre – e che possano renderle molto diverse dalle altre.
=> Sostituzione delle zanzariere e decoro architettonico
Innovazioni in condominio, decoro architettonico e limiti regolamentari La controversia da cui trae le mosse la pronuncia in commento pone appunto la questione, decisamente frequente in ambito condominiale, della legittimita' degli interventi compiuti dai singoli comproprietari sulle parti comuni (e non).
Peraltro, solo laddove l'intervento implichi una modificazione materiale che alteri o muti la destinazione originaria della cosa comune, e sia destinato al miglior godimento, all'uso pia'¹ comodo e al maggior rendimento del bene medesimo, saremo in presenza di un'innovazione, con applicabilita' della relativa disciplina codicistica e/o convenzionale, e operativita' dei connessi vincoli/divieti.
Diversamente, si configurera' una mera modifica della cosa comune, oppure un intervento di manutenzione, ordinaria o straordinaria, nel caso in cui ricorra l'ulteriore elemento della “necessita' ” dell'opera, con conseguente riconducibilita' degli interventi sullo stabile condominiale ad un quadro normativo e regolamentare parzialmente differente.