L'equo compenso appena approvato sara' oggetto di modifiche. Infatti, il presidente della commissione bilancio della Camera, Francesco Boccia, nel corso della manifestazione 'L'equo compenso e' un diritto', tenutasi ieri a Roma, ha preannunciato che a breve, saranno sottoposte al Parlamento alcune modifiche del testo appena approvato.
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Da quello che si apprende da alcuni organi di stampa, che hanno rilanciato le dichiarazioni del presidente Boccia, le correzioni saranno indispensabili per chiarire la portata nei confronti soprattutto della committenza pubblica, ma anche per specificare meglio il riferimento ai parametri per la definizione dei compensi professionali, in particolare per le professioni non ordinistiche.
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Sulla norma (art. 19-quaterdecies del decreto legge fiscale 2018 (n. 148/2017), si interverra' in sede di esame del Ddl di bilancio per renderla piu' chiara in merito all'estensione a tutte le professioni, anche a quelle non ordinistiche, specie per quanto riguarda i parametri di riferimento.
Boccia ha precisato:'per far capire meglio che non si tratta di un ritorno alle tariffe minime, come ha detto l'Antitrust nel suo parere, dobbiamo chiarire alcuni concetti.
Per esempio occorrera' cambiare la formulazione attuale del testo, dove e' scritto 'tenuto conto del parametri', con una definizione piu' specifica, del tipo 'in base ai parametri', proprio perchè dobbiamo fare riferimento anche a professioni non ordinistiche che quei parametri non hanno'. Quindi: 'Nel passaggio parlamentare alla Camera della legge di Bilancio ci sono tutte le condizioni per intervenire ancora sull'equo compenso per eventuali correttivi migliorativi anche al fine di evitare interpretazioni diverse'
Insomma, siamo solo all'inizio.
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