Le operazioni, che normalmente sono a carico dei privati, saranno finanziate dello Stato per un investimento di circa 120 milioni di euro.
Dopo il crollo della palazzina presso la citta' di Torre Annunziata, che ha prodotto otto vittime, il problema della sicurezza dei fabbricati sembra rappresentare una priorita' per l'attuale Governo.
Il Sottosegretario per le infrastrutture e trasporti Del Basso De Caro, rispondendo a due interrogazioni parlamentari, aveva precisato che la certificazione di idoneita' statica, inizialmente sara' in forma volontaria al fine di garantire la reale conoscenza dello stato dell'immobile da parte di chi acquista, per poi passare ad una pia'¹ organica disciplina diretta a salvaguardare la sicurezza dei cittadini e del patrimonio edilizio.
Ma vi e' di pia'¹, all'indomani del terremoto del Centro Italia del 24 agosto, il Presidente Renzi lancio' il Piano Casa Italia, un piano a lungo termine per la messa in sicurezza del territorio nazionale, un progetto di cura e valorizzazione del patrimonio abitativo, del territorio e delle aree urbane.
Le linee di intervento su cui si articolera' il piano 'Casa Italia' sono essenzialmente quattro:
Ottime notizie anche sul fronte sulla 'salute' dei nostri edifici.
Infatti, per la diagnosi degli edifici a rischio in Italia arriveranno 120 milioni di euro secondo il piano annunciato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che fara' parte delle attivita' di Casa Italia, vale a dire il nuovo Dipartimento di Palazzo Chigi che opera in materia di prevenzione.
In pratica: pia'¹ di 500.000 edifici sparsi in 650 Comuni italiani potranno usufruire di diagnosi basate sul modello di quelle adottate in caso di terremoto. Ma la particolarita' di questo intervento sta nel fatto che i fondi non verranno da finanziamenti privati ma dalle risorse pubbliche.
Lo stesso Ministro delle infrastrutture e trasporti. spiegando gli obiettivi legati agli edifici a rischio del progetto Casa Italia ha precisato che: 'lo scopo e' quello di migliorare la sicurezza del Paese a fronte di rischi naturali, come, ad esempio, quello sismico e quello idrogeologico'. Non a caso, Casa Italia, nel giugno scorso, ha presentato a Palazzo Chigi un rapporto su promozio
Infatti, per la diagnosi degli edifici a rischio in Italia arriveranno 120 milioni di euro secondo il piano annunciato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che fara' parte delle attivita' di Casa Italia, vale a dire il nuovo Dipartimento di Palazzo Chigi che opera in materia di prevenzione.
In pratica: pia'¹ di 500.000 edifici sparsi in 650 Comuni italiani potranno usufruire di diagnosi basate sul modello di quelle adottate in caso di terremoto. Ma la particolarita' di questo intervento sta nel fatto che i fondi non verranno da finanziamenti privati ma dalle risorse pubbliche.
Lo stesso Ministro delle infrastrutture e trasporti. spiegando gli obiettivi legati agli edifici a rischio del progetto Casa Italia ha precisato che: 'lo scopo e' quello di migliorare la sicurezza del Paese a fronte di rischi naturali, come, ad esempio, quello sismico e quello idrogeologico'. Non a caso, Casa Italia, nel giugno scorso, ha presentato a Palazzo Chigi un rapporto su promozione e sicurezza dai rischi naturali per quanto riguarda il patrimonio abitativo, con all'interno misure da rendere concrete progressivamente.
Fra tutte, c'e' proprio «un programma di diagnostica speditiva esteso agli edifici caratterizzati da maggiore rischio sismico» e, nello specifico, si trattera' di strutture costruite in muratura portante o in calcestruzzo armato precedenti al 1980, quando non erano previste normative antisismiche efficaci.
I criteri su cui cadranno le scelte sono ovviamente dettati dai 650 comuni a maggiore esposizione sismica. Per rendere operativo immediatamente questo progetto il Governo ha gia' coinvolto la Rete delle professioni tecniche per attivare il piano.
Casa Italia introduce una novita' anche sotto l' aspetto finanziario delle operazioni se consideriamo che normalmente interventi del genere sono onere dei privati. Invece, questa volta, la diagnostica sara' pagata dallo Stato italiano per un investimento che si stima per circa 120 milioni di euro.
Un'altra misura nuova importante riguarda la creazione di un archivio informatizzatodel rischio in cui inserire tutte le informazioni che oggi le pubbliche amministrazioni hanno a livello di singolo edificio. Il problema e' pero' che queste informazioni sono dislocate tra Agenzia delle Entrate, Catasto, Enea, Istat, Dipartimento della Protezione civile, con il risultato che il Governo fa fatica a disporne in maniera organizzata e organica.
Conclude infatti il Mit: «Questa soluzione consentira' di ottenere un quadro informativo coerente con gli obiettivi del fascicolo del fabbricato, limitando nel contempo gli oneri per i proprietari degli immobili».