Nel diritto penale italiano, i fatti costituenti reato possono essere puniti:
a) sempre quando sono commessi dolosamente;
b) solamente se espressamente previsto dalla legge per i casi di colpa e preterintenzione.
Ma che cosa significa esattamente dolo, colpa e preterintenzione?
Per rispondere alla domanda bisogna guardare all'art. 43 del codice pe
Per rispondere alla domanda bisogna guardare all'art. 43 del codice penale
Tale norma, al primo comma ci dice che il delitto (ma la definizione vale anche per le contravvenzioni, quindi per tutti i reati):
e' doloso, o secondo l'intenzione, quando l'evento dannoso o pericoloso, che e' il risultato dell'azione od omissione e da cui la legge fa dipendere l'esistenza del delitto, e' dall'agente preveduto e voluto come conseguenza della propria azione od omissione.
Inutile dire che sul dolo e le sue forme (es. dolo eventuale, dolo intenzionale, dolo diretto, ecc.) sono oggetto di dibattito dottrinario e pronunciamenti giurisprudenziale non sempre univoci e concordi.
In estrema sintesi, pero', non si sbaglia se si afferma che e' doloso il reato che e' stato compiuto con coscienza e volonta' dell'azione e rappresentazione dell'evento scaturente; insomma sparo per uccidere una persona, sottraggo il portafoglio al suo possessore per trarne un ingiusto profitto, ecc.
=> Cosa si intende per dolo generico.
In ragione di cio' le pene sono particolarmente severe e possono arrivare fino all'ergastolo (es. omicidio premeditato).
Lo stesso articolo in esame specifica che il delitto:
e' colposo, o contro l'intenzione quando l'evento, anche se preveduto, non e' voluto dall'agente e si verifica a causa di negligenza o imprudenza o imperizia, ovvero per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline.
Esempi classici sono quelli dell'omicidio avvenuto per un incidente stradale, della morte causata da un intervento chirurgico, delle cosa'¬ detti morti bianche (per mancanza di cautele e attrezzature antinfortunistiche).
Come per il dolo anche per la colpa vi sono molte forme (es. colpa cosciente In questi casi il reo sa che cosa sta facendo (es. guidare ad alta velocita' ) e sa che questa la condotta e' imprudente (per restare all'esempio perchè oltre i limiti prescritti o comunque perchè sconsigliabile rispetto alle condizioni del traffico) ma non vuole che si verifichi l'evento dannoso (es. la morte del malcapitato investito).
Proprio in considerazione di quanto appena detto le pene per i reati colposi sono meno pesanti di quelle previste per gli stessi delitti dolosi.
Per quanto riguarda la responsabilita' penale dell'amministratore di condominio nell'ambito del proprio incarico, e' possibile la verificazione di entrambe le tipologie delittuose.
L'amministratore commette delitto doloso quando, ad esempio, sottrae dalla cassa condominiale delle somme di denaro. Puo' essere imputato di delitti quali lesioni o omicidio colposo in ragione della sua posizione di datore di lavoro nell'ambito dei delitti connessi ad inosservanza di norme dettate a tutela della sicurezza dei lavoratori.
=> Amministratore che scappa con la cassa e sospensione della pena
Infine il delitto, e' preterintenzionale, o oltre l'intenzione, quando dall'azione od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso pia'¹ grave di quello voluto dall'agente.
La preterintenzione e' prevista solamente per i delitti non anche per le contravvenzioni che possono essere punite solo a titolo di dolo e colpa (art. 42, secondo comma, c.p.).
Quelle punite a titolo di preterintenzionalita' sono ipotesi delittuose rare e particolarmente contestate in quanto al limite della responsabilita' obiettiva, ipotesi, questa, non accettabile in un moderno diritto penale costituzionalmente orientato.
Tipico esempio di delitto preterintenzionale e' l'omicidio (art. 584 c.p.).
=> Dolo specifico nei reati, che cosa vuol dire?