Il caso. Una donna di Ragusa dopo 4 anni senza fatture della luce, aveva ricevuto nel 2017 una bolletta di conguaglio da 3500 euro relativi ai consumi di energia elettrica dal 2013 in poi.
Il contatore elettrico aveva un display illeggibile, pertanto era impossibile per la donna verificare i suoi consumi effettivi, ma la Societa' venditrice insisteva nel sostenere che il contatore fosse funzionante.
La ragusana aveva chiesto, quantomeno, di non saldare l'importo cosa'¬ salato in un'unica soluzione, e la Societa' le aveva proposto un piano di 5 rate mensili, con maxi rata iniziale, nonostante la fattura fosse stata emessa dopo 4 anni di omessa fatturazione. la Societa' venditrice dell'energia elettrica era rimasta sorda alle richieste dell'utente, nonostante le irregolarita' fossero piu' d'una (contatore elettrico illeggibile, fattura unica emessa dopo quattro anni, ecc.) limitandosi a offrirle 5 rate.
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La soluzione. Fortunatamente la donna non si e' fermata a quanto le proponeva la Societa' e ha voluto approfondire i suoi diritti rivolgendosi a Confconsumatori. Grazie all'intervento di dell'associazione la donna ha ottenuto il ricalcolo della somma dovuta, sulla base dei consumi reali, l'eliminazione di tutti gli interessi e un piano di ben 30 rate.
Chi la dura la vince. La vicenda appena esposta richiama l'attenzione sul problema dei comportamenti scorretti delle Aziende che, facendo leva sulla scarsa conoscenza dei propri diritti da parte degli utenti e sul loro timore di incorrere in spese maggiori, si approfittano della loro posizione.
Quindi, come raccomanda l'avvocato Ezio Aprile di Confconsumatori prima di pagare e' necessario analizzare bene la fattura: e' diritto dell'utente ricevere i chiarimenti da parte della societa' fornitrice dell'energia o del gas.
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