E' passibile di condanna per falsita' materiale commessa dal privato in atto pubblico (art. 476 e 482 del codice penale) l'amministratore che falsifica le ricevute dei pagamenti delle imposte, cosa'¬ dette ricevute dei modelli 'F24' di pagamento.
Questa, nella sostanza, la conclusione cui e' giunta la Suprema Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 51383 depositata in cancelleria il 10 novembre 2017 in seguito a discussione all'udienza del 24 ottobre 2017.
Che cos'e' il falso materiale in atto pubblico?
L'art. 476 del codice penale, rubricato Falsita' materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, punisce quel pubblico ufficiale che esercitando le proprie funzioni:
E' un reato proprio, cioe' che puo' essere commesso da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle proprie funzioni, ma l'art. 482 c.p. estende la punibilita' dell'azione ai privati ed ai pubblici ufficiali che abbiano agito fuori dalle proprie funzioni.
La giurisprudenza ha comunque elaborato la figura del cosa'¬ detto falso grossolano, ossia di quella falsita' in
La giurisprudenza ha comunque elaborato la figura del cosa'¬ detto falso grossolano, ossia di quella falsita' in atti cosa'¬ marchiana da non poter mandare in errore chiunque riceva il falso documento (Cass. n. 18015 del 24/02/2015, Ambrosio, Rv. 263279).
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Perchè un amministratore puo' subire un processo del genere?
Il fatto in breve: la Corte d'appello, la cui sentenza era stata impugnata dinanzi ai giudici di legittimita' , aveva dichiarato in non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di un amministratore condominiale che aveva falsificato le ricevute di pagamento dei modelli F24 inerenti imposte che il condomin
Il fatto in breve: la Corte d'appello, la cui sentenza era stata impugnata dinanzi ai giudici di legittimita' , aveva dichiarato in non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di un amministratore condominiale che aveva falsificato le ricevute di pagamento dei modelli F24 inerenti imposte che il condominio era tenuto a versare.
Il testo della sentenza non chiarisce a chi l'amministratore avesse consegnato tali documenti, sta di fatto che a fronte di quella pronuncia il difensore del professionista proponeva ricorso per cassazione al fine di ottenere un'assoluzione piena
Secondo lui non poteva contestarsi all'amministratore la falsita' materiale commessa dal privato in atto pubblico, perchè le ricevute dei modelli 'F24' non potevano essere considerate tali, o quanto meno in ragione, secondo lui, della grossolanita' del falso. (Le responsabilita' penali dell'amministratore di condominio)
Niente da fare; la Cassazione ha rigettato il ricorso e con esso, quindi, la tesi difensiva.
Le ricevute dei modelli 'F24' sono equiparabili ad atti pubblici
Si legge nell'ordinanza in esame che «la contraffazione degli attestati di versamento (cosiddetti modelli F 24) rilasciati al privato dagli istituti di credito delegati per la riscossione delle imposte integra il reato di falsita' materiale in atto pubblico di cui agli artt. 476 e 482 cod. pen., trattandosi di atti pubblici di fede privilegiata per cio' che attiene alla provenienza del documento ed ai fatti che il dipendente della banca delegata attesta essere stati da lui compiuti o avvenuti in sua presenza (Sez. 6, n. 15571 del 01/03/2011, Malisan, Rv. 250035)» (Cass. pen. 24/10/2017-10/11/2017 n. 51383).
Quale pena rischia l'amministratore falsario?
L'art. 476 c.p. prevede per i pubblici ufficiali che abbiano commesso il falso nell'esercizio delle proprie funzioni una pena da uno a sei anni, che in casi aggravati sale da tre a dieci.
Per i privati - com'e' l'amministratore condominiale - le pene sono ridotte di un terzo.