Abito da alcuni anni in una casa in affitto. Lo scorso mese si e' reso necessario l'intervento di un idraulico per un problema allo sciacquone del wc.
L'artigiano mi ha detto che si tratta di un normale deterioramento dovuto al calcare presente nell'acqua. Ha quindi provveduto a sostituirlo.
Mi chiedo e vi domando se la spesa e' a carico mio, oppure se si tratta di un costo che posso farmi rimborsare dal proprietario.
La questione che ci sottopone il nostro lettore ha a che vedere con la ripartizione delle spese tra proprietario e conduttore in relazione ad interventi di manutenzione dell'appartamento oggetto del contratto.
Al riguardo e' evidente che la prima fonte cui guardare e' il contratto: l'accordo tra le parti, infatti, puo' disciplinare gli aspetti inerenti i costi manutentivi. E' a quel documento, pertanto, che locatore e conduttore devono fare riferimento.
Nel silenzio del contratto, come spesso accade, bisogna volgere lo sguardo alle norme dettate dalla legge.
Nello specifico, particolare importanza rivestono ancora gli articoli del codice civile – per molti aspetti integrati dalla legislazione speciale in materia di locazione ad uso abitativo e non – ed in particolare gli artt. 1575, 1576 e 1609.
Partiamo dai primi due citati, inerenti le principali obbligazioni del locatore. Il n. 2 dell'art. 1575 c.c. pone in capo al locatore l'obbligo di mantenere la cosa in buono stato locativo.
In che cosa consista esattamente tale obbligo, lo specifica il successivo art. 1576 c.c., che impone al locatore di eseguire, durante la locazione, tutte le riparazioni necessarie, eccettuate quelle di piccola manutenzione che sono a carico del conduttore.
Esula dall'obbligo di intervento, quindi, la piccola manutenzione. Quali interventi vanno annoverati in quest'ambito che, di contro, impone al conduttore di attivarsi per risolvere i problemi dell'immobile?
=> Contratto di locazione. Le piccole spese di manutenzione spettano sempre al locatore?
E' qui che entra in gioco l'art. 1609 c.c. che le definisce come quelle manutenzioni dipendenti da deterioramenti prodotti dall'uso, ma non quelle che si rendono necessarie per ragioni connesse alla vetusta' o al caso fortuito.
Se abito una casa da sei anni e il frigorifero, nuovo all'inizio del contratto, si rompe e va riparato in ragione dell'uso, la spesa spetta a me conduttore.
Ma se lo stesso elettrodomestico si e' danneggiato a causa di un sbalzo di tensione, la spesa va posta in capo al proprietario.
Il secondo comma della medesima norma specifica che ove non individuate nei contratti, le piccole manutenzioni sono determinate dagli usi locali.
Per usi locali si devono intendere quei comportamenti osservati in un particolare luogo come se fossero imposti da una norma. La raccolta degli usi e' tenuto presso le locali Camere di Commercio.
Che fare se queste raccolte non dicono nulla in merito?
In quel caso la situazione va valutata di volta in volta. Ad esempio, se e' vero che il conduttore deve eseguire gli interventi in ragione dei deterioramenti prodotti dall'uso, e' altrettanto vero che alla specifica persona del conduttore attuale non possono essere addossati deterioramenti prodotti esclusivamente o in larga parte da suoi predecessori.
La durata del contratto e l'uso che della cosa si e' fatto, quindi, in relazione alla riparazione da effettuare sono fondamentali.
Nel caso che ci ha sottoposto il nostro lettore, il quale ci scrive che abita la casa da anni, sembrerebbe potersi supporre che si tratta di intervento di piccola manutenzione per deterioramento dovuto all'uso.
Certo la situazione sarebbe differente allorquando il malfunzionamento dello sciacquone fosse stato presente fin dall'ingresso nell'abitazione o nei casi di occupazione della casa da poco tempo.