In questi giorni si e' affacciata una proposta riguardante la certificazione delle competenze personali, professionali e naturalmente dei percorsi formativi, nonchè del capitale reputazionale dell'amministratore di condominio. Analizziamo le diverse iniziative portate avanti dalle associazioni di categoria.
Dove eravamo rimasti? In argomento sappiamo che, ad oggi, delle circa 52 associazioni di categoria presenti sul territorio nazionale, solo 17 sono le organizzazioni per gli amministratori immobiliari e condominiali iscritte, ad oggi, nell'elenco MISE.
A riscaldare gli animi, a giugno, ci aveva pensato il Governo che aveva posto la questione di fiducia in Aula Senato sul cd. DL Manovrina.
Dopo la prima 'bocciatura' da parte della Commissione Bilancio, il Senato accoglieva l'Ordine del giorno, il n.
G/2853/36/5, a firma degli stessi Senatori che avevano presentato l'emendamento bocciato, che impegna il Governo a valutare la possibilita' di emanare, in tempi brevi, un apposito Decreto Ministeriale demandando al Ministero della Giustizia l'attuazione di un regolamento che preveda l'obbligo per tutti coloro che svolgono l'attivita' di amministratore immobiliare e/o condominiale, anche se solo del condominio in cui sono residenti, ad iscriversi, ai meri fini pubblicistici e a loro spese, in un apposito registro tenuto presso il Ministero della Giustizia. L'Associazione ANAIP, promotrice di questa nuova iniziativa, aveva manifestato grande interesse e ringraziamento per l'accoglimento della proposta in esame.
Il sondaggio => Registro degli amministratori di condominio. C'e' chi dice no!
Successivamente, l'associazione di ANACI, ha proposto, recentemente, l'idea della realizzazione di un elenco generale degli amministratori di condominio basato su parametri oggettivi: un elenco digitale liberamente consultabile, anche mediante APP, nel quale potranno essere elencati tutti gli amministratori di condominio, in possesso dei requisiti previsti dall'art. 71-bis disp. att. cod civ., suddivisi per Regione e nel quale vengano condivise una serie di informazioni relative all'amministratore (dati fiscali, dati per la reperibilita' ecc). Ad oggi, pero', non ci e' giunta alcuna notizia circa sulla sua attivazione.
La proposta di ACAP: la formazione del professionista e il libretto dell'amministratore. Il presidente dell'associazione (Avv. Nunzio Costa) ha proposto una petizione popolare on line sulla formazione dal titolo 'Pretendiamo competenza dagli amministratori immobiliari'.
=> Scadenza formazione iniziale amministratore condominiale
L'obbiettivo di tale petizione (indirizzata al Ministero della Giustizia Ministero dello Sviluppo Economico Ministero della Pubblica Istruzione) e' quello di pretendere un amministratore preparato e competente.
Secondo l'associazione, essere amministrato da persone qualificate rappresenta un vero e proprio diritto dei condomini.
A tal proposito e' importante che il professionista abbia un comprovato curriculum non autoreferenziale e soprattutto validato da Terzi non in conflitto di interesse. In tal modo sara' possibile garantire la certezza della formazione del professionista.
Parallelamente a questa iniziativa, la stessa associazione ha presentato il suo 'Libretto dell'amministratore': uno strumento che ha l'obiettivo di mettere nero su bianco le informazioni relative alla persona o impresa che si occupa della gestione del condominio.
Si tratta di un documento contenente i dati specifici e le sopravvenienze tecniche relative al percorso professionale e scolastico-formativo dell'amministratore.
Tra le varie indicazioni, inoltre, sara' possibile anche indicare le coperture assicurative che riguardano il professionista che deve possedere a garanzia dei suoi clienti e quindi dei condo'mini, per tutelarli anche da sue eventuali mancanze ed errori.
Quindi l'obbiettivo dell'associazione e' proprio quello che tale servizio rappresenti uno standard adottato dal ministero della Giustizia (in quanto vigile sull'attivita' dell'amministratore) e dal ministero dello Sviluppo Economico, quale referente in ordine a quelle che sono le attivita' produttive.
=> Amministratore di condominio senza formazione obbligatoria: quali conseguenze?
In conclusione, attraverso queste iniziative, sara' possibile per i condomini vigilare sulle competenze specifiche e tecniche dei professionisti; in particolare, apprendere se gli amministratori saranno in grado di gestire i propri condomini alla luce di tutti gli aspetti legati alle innumerevoli complessita' (tecniche e legislative).
Link della petizione: https://www.change.org/p/ministero-della-giustizia-ministero-dello-sviluppo-economico-ministero-della-pubblica-istruzione-pretendiamo-competenza-dagli-amministratori-immobiliari