La riforma, approvata alla Camera, passa ora in Senato. Individuato un minimo vitale d'acqua, gratis e garantito a tutti come diritto fondamentale di ciascun individuo, anche nell'ipotesi di morosita'
Approvato alla Camera il ddl sulla tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque. Il ddl sulla tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque, approvato ieri alla Camera e ora passato al Senato, introduce numerose e importanti novita' , quali il minimo vitale fino a 50 litri al giorno per ogni persona, nessun distacco per i morosi, bollette pia'¹ trasparenti e tele-lettura. Tale riforma ha lo scopo di dettare i principi 'con cui deve essere utilizzato, gestito e governato il patrimonio idrico nazionale', favorendo un governo pubblico e partecipativo delle acque e garantendo un uso sostenibile e solidale.
Minimo vitale. Sara' individuato un minimo vitale d'acqua, gratis e garantito a tutti come diritto fondamentale di ciascun individuo, anche nell'ipotesi di morosita' . Spettera' a un apposito decreto del presidente del consiglio dei ministri indicare tale minimo vitale, fino a un limite di 50 litri giornalieri per persona, basandosi sui valori storici di consumo e sulle dotazioni pro-capite. I costi saranno scaricati sulle tariffe applicate agli scaglioni pia'¹ alti di consumo, in modo da assicurare l'applicazione del criterio di progressivita' e dell'incentivazione al risparmio della risorsa idrica.
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Niente distacchi. Sara' l'Aeegsi a definire criteri
Niente distacchi. Sara' l'Aeegsi a definire criteri e modalita' di individuazione dei soggetti ai quali non si potra' sospendere l'erogazione dell'acqua per morosita' incolpevole, sulla scorta dell'Isee.
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Bollette pia'¹ trasparenti. La maggior trasparenza delle bollette idriche sara' garantita dall'indicazione del dettaglio dei consumi, dei dati sugli investimenti dei gestori (su reti, fognature, ecc.), sui costi sostenuti per la depurazione e sulle percentuali medie delle perdite idriche nelle reti, nonchè sui parametri di qualita' dell'acqua erogata.Telelettura. Novita' anche sul fronte misurazione con la previsione di interventi per favorire la diffusione della telelettura in modalita' condivisa da effettuare attraverso la rete elettrica, tramite l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, al fine di favorire il controllo dei consumi e la verifica del diritto all'erogazione del quantitativo minimo vitale.
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Contatori differenziati. In materia di monitoraggio, il testo prevede anche l'obbligo di installare contatori per il consumo dell'acqua in ogni singola unita' abitativa e contatori differenziati per le attivita' produttive e del terziario esercitate nel contesto urbano.
La gestione del servizio. Il servizio idrico, essendo considerato un servizio pubblico locale di interesse economico generale assicurato alla collettivita' , puo' essere gestito in liberta' dai comuni. Saranno le amministrazioni a decidere se gestirlo in proprio, mediante societa' in house o se prevedere gare. Inoltre, i comuni dovranno incentivare gli esercizi commerciali del territorio a servire ai clienti acqua potabile che fuoriesce dai rubinetti.
Le risorse. Il finanziamento del servizio idrico integrato sara' attinto da risorse nazionali ed europee appositamente destinate agli enti di governo. Una nuova fonte di finanziamento e' rappresentata dal fondo per interventi nel settore idrico istituito dall'art. 7 del d.l. n. 133/2014, oltre all'istituzione di un fondo nazionale di solidarieta' internazionale da destinare a progetti di cooperazione in campo internazionale che promuovano l'accesso all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari. Il finanziamento per il fondo proverra' dall'aumento del contributo sul prezzo di vendita dell'acqua minerale o da tavola venduta al pubblico e su ogni metro cubo di acqua erogata a cura dell'Aeegsi.
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